L’ospite del lunedì: poesia e magia per Agata Spinelli

damm - di Andrea Nisticò

Parlavo pochi giorni fa con un’amica amante della lettura, che mi raccontava della difficoltà, sua e di molti, di avvicinarsi alla poesia.

Come se leggere liriche fosse un’impresa ardua, per pochi eletti; una specie di scalata a cui possono accedere solo persone allenate e dalla volontà di ferro. Colpa della scuola, forse, e di come seppellisce il piacere del testo attraverso pesanti apparati critici; o anche di una certa moda per cui l’essere inintelligibile è segno elitario di virtù.

Non è il caso delle poesie di Agata Spinelli, giovane poeta pugliese trapiantata a Berlino e nostra ospite di oggi, che ci racconta: „Mi ha detto una volta un poeta, che la poesia è come la magia. Ed è vero. È come andare a vedere lo spettacolo di un mago illusionista bravissimo. Sei concentratissimo, lo show ha un effetto incantatorio, come la musica che tira fuori i serpenti dalla teca. Tu ti senti incantato e allo stesso tempo cerchi di concentrarti per capire dove sta il trucco. E nonostante il trucco, senti che ad essere svelato è un altro pezzo di verità. A cui non saresti arrivato da solo. Ha un effetto ipnotico e anche di grande focalizzazione. Se vi piacciono gli spettacoli di magia, quelli fatti ad arte….“

Poesia come magia quindi, come piccolo incanto quotidiano. Ed ecco due sue poesie – oggi abbinate ad un’immagine del fotografo Andrea Nisticò.

 

Nel sogno io indosso

un vestito di tulle bianco

una medusa diventa

quando l’acqua sale  fino al collo

e galleggia  nel confondersi

alla schiuma delle onde.  D’un tratto

non si distingue né il mare

né la donna né il vestito

 

di tulle bianco

 

***

 

Il cuore come un bambino scalcia

con ritmi irregolari mentre fuori

si alternano giorni di primavera

a giorni d’autunno come se il sole

svogliato pure scalciasse e io

vigile e fiera impero sulla mia

inquietudine, placenta,

cassa mortuaria.

 

Agata, sei arrivata dalla Puglia a Berlino, passando per Londra e per diverse città italiane. Qual è la tua città poetica per eccellenza?

 Voglio sperare che sia Lisbona. Il sogno di andarci lo covo da tempo, spero di realizzarlo nei prossimi dodici mesi. Quello che sento è che deve essere una specie di Napoli (città in cui ho vissuto e che amo moltissimo) senza però gli aspetti viscerali/nocivi della napoletanità. E poi con l’oceano. E infine proprio per spaziare, oltre alle città, il mio luogo poetico per eccellenza è la campagna pugliese.

Poesia o prosa: ci puoi consigliare un libro?

L’arte della gioia di Goliarda Sapienza.

Finiamo con una domanda ormai rituale: quali sono i primi versi di una canzone o di una poesia che ti vengono in mente?

“When you were here before/couldn’t look you in the eye/you’re just like an angel/your skin makes me cry”. Questa è creep dei Radiohead. La mia adolescenza, gli anni ’90.

 

Agata Spinelli è nata nel 1979 in provincia di Bari. ha cominciato a scrivere nel 2004. Alcuni suoi testi sono apparsi tra il 2006 e il 2007 sulla rivista d’arte e letteratura Passages e su Specchio de La Stampa. Nel 2007 è tra i finalisti della sezione giovani del premio “Cetonaverde Poesia” e nel 2008 partecipa alla Biennale dei Giovani artisti d’Europa e del Mediterraneo, nella sezione letteratura. Negli stessi anni è attiva con il gruppo POÈSIA nell’organizzare letture pubbliche di poesia. Nel 2013 è tra i selezionati al concorso “Verba Agrestia” e i suoi testi appaiono nell’antologia dedicata ai poeti pugliesi A sud del sud dei santi curata da Michelangelo Zizzi. Vive a Berlino dal 2008. 

 

Andrea Nisticò studia fotografia e lavora a Napoli come fotografo, concentrandosi soprattutto sulla fotografia in bianco e nero. Ha al suo attivo mostre personali e collettive. Dal 2004 dirige l’associazione di fotografia Trentasettesimofotogramma che organizza mostre, eventi, corsi e workshops. Dal 2008 vive a Berlino. La fotografia che presentiamo fa parte della serie “Damm”. Altri suoi lavori li trovate sulla sua pagina internet:

http://www.andreanistico.com

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